"Una solidarieta' intelligente"

uno scritto di Emanuele Chiodini, volontario e socio Ains onlus
Una solidarieta' intelligente" è il titolo di un libretto redatto da un missionario saveriano, Adriano Sella (ED.EDB, 2007). Vicentino di nascita, nella sua missione di sacerdoate si è occupato, là dove è stato chiamato ad operare, in Amazzonia (Brasile) del movimento dei senza terra e dei senza casa e delle tematiche legate al concetto di giustizia e alla promozione della pace essendo stato coordiantore della pastorale sociale in seno alla conferenza episcopale del nord del Brasile.Attualmente non ha deèposto le sue "armi" e si trova in Italia, a Padova, dove nell'ambito delle attivita' della diocesi si adopera per far conoscere i dettati per "nuovi stili di vita a favore della salvaguardia del creato" Di per sè, la presentazione per sommi capi del suo curriculum sarebbe gia' suffici ente per favorire e promuovere l'acquisto del libro.Questo testo si occupa dei più poveri e dei bisogni che essi pongono in essere in un tempo come il nostro, colmo di sperequazioni e diseguaglianze.Tra stati sociali (divisione ricchi-poveri); per origine (contrapposizione Nord-Sud del mondo).E ancora: tra chi detiene i cordoni della borsa dell'economia del mondo e chi subisce in ogni punto cardinale la sistematizzazione di quest'ordine fondato sulla militarizzazione della societa' e su inevitabili speculazioni finanziarie. Tra il pensiero dominante occidentale fondato sull'egoismo e sull'individualismo generatore di indifferenza e tra chi si batte per una ritrovata liberazione di sè e dei proprii sogni. Tra una stile di vita consumistico e la ricerca di nuovi equilibrii che sappiano tener conto anche delle necessita' dei più deboli. Una delle domande che potrebbero sorgere potrebbe essere."ciascuno di noi potrebbe occuparsi dei poveri?"Detta così, senza una dimensione di conseguente fatticita', la domanda rimarrebbe pura retorica e quindi inevasa. Due sono le strade possibili per andare incontro a tale quesito. La nostra "conversione" (conversione, dal greco metanoia, cambiare strada, abitudini, invertire la rotta) ripetto a consuetudini consolidate e, in gran parte dei casi, dannose. (cfr. p. 67 del libro citato) cercando di porre un limite al superfluo, al lusso, alla ricerca dell'inutile. E, in secondo luogo, agire a livello politico e istituzionale perchè le nazioni si convertano a loro volta. Il problema della poverta' in realta' è un tema che riguarda in primo luogo il modus operandi della parte ricca del pianeta (G8, Unione Europea, Nordamerica, Sudest asiatico...). La poverta' esiste e continuera' a rimanere tale fintantoche i possessori delle ricchezze continueranno a tenerle per sè in sfregio ad ogni possibilita' di redistribuzione o di ritrovata condivi sione. La poverta' continuera' ad esistere nella misura in cui il mondo "sviluppato" la considerera' un affare su cui speculare e su cui affondare le proprie rendite. Attenzione però: perchè l'indigenza di intere aree del pianeta è la vera bomba atomica. Quali gli effetti quando si rompera' la spoletta?.........Questo libretto offre però anche una possibile via d'uscita. Si prospettano diversi percorsi che ci potrebbero condurre fuori dalle secche del nostro immobilismo. Sella ci fa comprendere, anche con esempi concreti, che non possiamo limitarci all'esercizio di facolta' che, pur se espresse in buona fede, diventano una mera manifestazione di vanita'. Non è più sufficiente l'elemosina o l'assistenza fine a se stessa; o forme di finanziamento di progetti in modo isolato se questi non diventano generatori di giustizia. Tutto ciò deve essere suffragato da una ricerca volonterosa che trasformi il concetto stesso di solidarieta' verso forme di effettiva incidenza del normale vivere quotidiano. (una solidarietà che sradica le radici del male rimuovendone le cause e non più alleviando solamente le sofferenze; una solidarietà che crea rapporti paritari tra i popoli della terra; una solidarieta' che genera nuovi stili di vita ispirati alla sobrieta' e alla descrescita; ecc. ecc. - cfr. indice del libro citato, pp.99-100) "Una solidarieta' intelligente" . Un libro per sognatori? Forse. Un libro per utopisti? Sì, ma con la mente e gli occhi lucidi e consapevoli del raggiungimento di un traguardo realizzabile: la sconfitta della poverta', la sconfitta dell'egoismo del mondo contemporaneo. Un libro per gli operatori di pace i costruttori di giustizia sociale (cfr.Vangelo secondo Matteo, Cap.5 "le beatitudini"). Un libro fatto su misura per che si occupa di terzo mondo e di cooperazione. Buona lettura.

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