Malore stronca Viazzoli

E’ morto ieri mattina nella casa di Chignolo Sindacalista alla Necchi, poi presidente del Csv

PAVIA. Si è spento improvvisamente Giampietro Viazzoli, 67 anni, presidente del Centro servizi volontariato. Una vita da sindacalista e poi nell’Auser, di cui da poco aveva lasciato la presidenza provinciale. «Eravamo delegati sindacali insieme - racconta Giorgio Bergamaschi - Ricordo il periodo in cui era morto Necchi. Sui giornali era uscito il titolo “6mila sul lastrico” era stato un periodo duro, avevamo perso subito duemila dipendenti». Poi Viazzoli era entrato nella Fiom. «In fabbrica era stimato, era un battagliero», ricorda Bergamaschi. «E’ stato il mio papà spirituale - dice Michele Fucci, segretario della Fiom - quando ho iniziato la mia esperienza sindacale lui è stato il mio primo funzionario della Fiom». «Ci siamo conosciuti nel 1969 - ricorda Riccardo Agostini, vice presidente del Csv - io ero studente a medicina e lui sindacalista. Ricordo la sua passione nella ricerca costante del dialogo, non si imponeva mai, cercava sempre di ragionare». Così anche nei 13 anni all’Auser. Domenico Fornasari ricorda quando insieme hanno costruito la sezione di Vigevano. «Era il ‘96, eravamo entrambi in pensione - dice Fornasari - Viazzoli era il primo presidente provinciale dell’Auser, prima se ne occupava il sindacato dei pensionati. Lui ha ereditato 8 circoli, oggi la nostra provincia ne ha 54». Da pochissimo aveva lasciato la presidenza dell’Auser ad Elena Borroni, come direttore e Angelo Zorzoli, presidente. Intanto però aveva iniziato un’altra avventura, come presidente del Csv. «Aveva questa attitudine all’apertura, a dare fiducia alle persone - ricorda ancora Agostini - Aveva una grande sensibilità, teneva fede ai suoi impegni sempre con riservatezza». I funerali saranno lunedì alle 10.30 a Chignolo Po, dove abitava con la moglie, una figlia e i suoi due nipotini, a cui si dedicava da nonno affettuoso. (ma.br.)

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