“L’Albero della Macedonia”, a Monticelli Pavese la prima comunità interreligiosa

Due famiglie cattoliche e due islamiche aprono insieme le porte all’affido di minori italiani e stranieri
Quattro famiglie che hanno deciso di condividere la loro vita in uno stesso stabile, una ex-cascina. E fin qui niente di strano. La particolarità è che la convivenza è all’insegna del dialogo interreligioso e dell’accoglienza: due famiglie infatti sono italiane e cattoliche, altre due marocchine e di fede islamica. Vivono in una cascina ristrutturata della frazione Fumagallo, alle porte di Monticelli Pavese. Il progetto –sostenuto dalla Cooperativa Comin- si chiama significativamente “L’Albero della Macedonia” ed è stato inaugurato ufficialmente domenica alla presenza del Vescovo mons. Giovanni Giudici. Una famiglia molto numerosa: otto genitori, i loro undici figli e altri quattro fratellini (tra i sei e i nove anni) giunti in affido, perchè l’aspetto dell’accoglienza è proprio questo. Le quattro coppie di genitori hanno deciso di aprire le porte della cascina e di sperimentare l’esperienza di affido a favore di minori italiani e stranieri temporaneamente allontanati dalle loro famiglie naturali. Il progetto aveva cominciato a prendere forma nel luglio 2009 quando Beppe e Margherita, con i loro due figli (più uno nato due mesi dopo), si sono trasferiti in cascina insieme a Mustapha, Fatima Zahra e i loro tre bambini. Un anno circa di collaudo e, una volta consolidata la convivenza, a giugno 2010 la comunità dell’Albero della Macedonia si è allargata con l’affido dei quattro fratellini e nel mese di settembre si è ulteriormente arricchita grazie all’arrivo di altre due famiglie, una italiana e cattolica e l’altra marocchina e di religione islamica: Virgilio e Arianna con i loro due figli e Bekai e Saliha con i tre bambini. Al loro fianco anche una educatrice della Comin, Paola, e presto arriverà anche una seconda educatrice anche perchè il nuovo anno porterà in dono alla comunità altri quattro minori in affido visto che ogni coppia può averne due.
Domenica oltre all’Albero della Macedonia a Monticelli è stato inaugurato anche il progetto “Il fienile dei sogni”: l’intenzione è quella di realizzare accanto alla cascina un luogo aperto e dedicato alla preghiera per i fedeli di qualsiasi credo, lasciato quindi volutamente senza caratterizzazioni religiose. Era presente anche Giovanni Storti del trio Aldo, Giovanni e Giacomo, fortemente impegnato su questo fronte.
Soddisfazione è stata espressa dal Vescovo mons. Giovanni Giudici, che ha benedetto la struttura: “Credo si tratti di un’esperienza molto preziosa per un futuro positivo da indicare a questa nostra società che vive l’avvicinamento delle culture e delle religioni differenti con una certa fatica. Esempi come questi, così impegnativi e generosi, sono un incoraggiamento forte a proseguire in tale opera di avvicinamento”.
Significativa la riflessione di Beppe, uno dei quattro capifamiglia della comunità: “Una scelta difficile? Sicuramente le difficoltà non mancano, ma quando si crede in qualcosa alla fine tutto si riesce a risolvere. Dico soprattutto che si tratta di una scelta di libertà e sono fortunato perchè mi è concesso di fare ciò in cui io ho sempre creduto”.


Daniela Scherrer

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