El Poshte: primo incontro nelle scuole pavesi

Alcuni giorni fa siamo stati alla scuola elementare di Zinasco,dove abbiamo presentato alle classi quinte il cortometraggio “UN CAMMINO LUNGO UN GIORNO” .
“UN CAMMINO LUNGO UN GIORNO” è un documentario inedito girato da Filippo Ticozzi con la collaborazione di Nicola Grignani e commissionato dalla nostra associazione con lo scopo di avere a disposizione un prodotto video da proporre alle scuole del ciclo primario. Il breve video segue in modo non lineare una "giornata-tipo" dei bambini che abitano nel villaggio di El Poshte, in Guatemala, una piccola aldea non lontana dalla più conosciuta località di El Rancho.
Prima della proiezione abbiamo spiegato ai ragazzi le finalità della nostra associazione e, successivamente, attraverso le immagini, quale messaggio il documentario vuole offrire. Ad esempio, dare spazio ai bambini del villaggio lasciando in secondo piano gli adulti e raccontare al tempo stesso cosa significhi 'infanzia', vivere la fanciullezza, dall'altra parte del mondo,immersi in un bosco arrampicato su una sierra del Guatemala. A El Poshte vivono bambini e bambine di tutte le età sino a un massimo di 14 anni.
Al termine della proiezione l’insegnante di una delle due classi ha invitato gli alunni a manifestare le loro impressioni. Tante domande e tanto stupore!
Sono stati posti quesiti riguardo i giochi dei bambini del villaggio; se veramente salgono sugli alberi o giocano con gli animali, ad esempio con il maiale. Molti ragazzi ...italiani...dopo la visione del nostro filmato hanno affermato di aver visto per la prima un tacchino. Immagine insolita...un animale vero!...e non sottoforma di spiedino o di spezzatino...incredibile!
Altri hanno chiesto, (riferendosi ad un bimbo che nel documentario dice che gioca con tutti e non litiga mai), come si fa a non litigare con gli altri bambini.
Da ultimo sono stati posti interrogativi riguardo a ciò che i bambini di El Poshte mangiano e sulle loro attivita' 'extrascolastiche'...passateci questo termine...ovvero, tagliare legna e portarla a casa (risorsa necessaria per scaldarsi e cucinare) e, per le bimbe, lavare i panni e riassettare la casa.
A El Poshte non c'è energia elettrica: la luce, al mattino è quella del sole.
Alla sera il rosso acceso del tramonto si confonde con la tremolante luce delle candele e delle torce.
Il sipario del cielo si abbassa, per lasciar spazio al nero uniforme della notte.
La scansione del tempo continua, inarrestabile, valida su tutto il pianeta, con i suoi moti, ritmici e regolatori della vita di ognuno.
A El Poshte, come ovunque, i bimbi sognano un giorno nuovo. Più vicini,loro, al respiro della madre terra e alla luce mai banale delle stelle.

Commenti

Post più popolari