El Quinze de Ani....


Ani Mendez Aguilar nel suo vestito

Il 26 Agosto scorso Anamaria ha compiuto 15 anni.

Questo è il compleanno più originale per una ragazza dell'America Latina.
E' il primo giro di boa della vita, generalmente il più festoso e gioioso, e che introduce ad un'anticipata maggiore età, esclusiva caratteristica riservata al genere femminile in questa parte di mondo, Tropico e dintorni.
Un'antica, originale tradizione locale, che affonda forse le radici nei costumi ancestrali dei popoli indigeni, qui, nella Mesoamerica senza dubbio Maya, e che segna la possibilità per le ragazze di 'casarse', di sposarsi, di prendere marito, di costruirsi una famiglia.
Insomma l'ingresso effettivo e per la porta principale nell'età adulta.
Non è raro trovare in Guatemala, ancora adesso, nuclei familiari giovanissimi: spose ragazze e altrettanti giovanissimi consorti che nella pienezza della gioventù scelgono la tradizione, la festa nuziale, i figli, mai pochi a riempire giornate, impegni e dimore troppo spesso insufficienti e disadorne per una vita normale e decorosa.
Ma il 'Quinze' e' festa, indubbiamente. Al di là di ogni eventuale talamo.
La nostra Ani, bontà sua, per ora, intende seguire un'altra strada.
Studiare e crearsi una prospettiva professionale: la mèta dovrebbe l'università. Poi si vedrà; la scelta sarà sua e solo sua.

Ani Mendez Aguilar con la mamma

Ma al Rancho la sua festa del Quinze non è mancata.
Festa dignitosa, normale e senza esagerazioni eccessivamente nordamericane, queste sempre al limite del buon gusto. L'influenza nefasta degli Stati Uniti, nei suoi usi commerciali e abitudini peggiori, trova in centroamerica terreno fertilissimo. Un anestetico, un narcotizzante a suo modo.
Per Ani festa bella e semplice.
Messa alle 18 nella chiesa parrocchiale del Rancho dedicata a San Josè e poi festone nel Salon Municipal del villaggio: piatti della tradizione guatemalteca a volontà (churrasco su tutti...la comida mas tipica...), torta del quinze colorata e decorata in celeste seguendo l'intonazione dell'elegante vestito indossato da Ani durante la giornata, e baile fino all'alba.
Anche questo è El Rancho, questa è l'America Latina che noi conosciamo e che scorre un po' anche nelle nostre vene.

Tanti auguri Ani!!!!

 Nos tenemos por la gracia/ de aberlo dejado todo;/ ahora vivimos libres/ del tiempo de ojos celosos;/ y a la luz le parecemos/ algodon del mismo copo./
El Universo trocamos/ por un muro y un coloquio./ Pais tuvimos y gentes/ y unos pesados tesoros,/ y todo lo dio el amor/ loco y ebrio de despojo./
Quiso el amor soledades/ como el lobo silencioso./ Se vino a cavar su casa/ en le valle mas angosto/ y la huella le seguimos/ sin demandarle retorno./

(tratto da 'La dichosa' di Gabriela Mistral)

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